04 giugno 2004

social network, gradi di separazione e amenita' varie

Qualche parola prima di cominciare:
c'ho messo un po' a tirare su questo post... quindi se userai le informazioni che trovi di seguito in qualche power point, ti sciacquerai la bocca nelle definizioni e nei termini che successivamente elenchero', non solo sei un pezzente, ma ogni notte verra' un'aquila a mangiarti il fegato che ricrescera' durante il giorno; inoltre se fai parte dell'azienda per cui lavoro e consideri questo scritto di proprieta' aziendale in quanto io sono una proprieta' aziendale, prima di appropriartene leggi l'orario del post per accorgerti che non e' stato scritto durante le ore di lavoro...
ma cominciamo

da un po' di tempo a questa parte si parla di social network come "futuro della rete", il boom di popolarita' si e' avuto con orkut, ma gia' prima esistevano siti 'sociali' settoriali, e ancora prima esistevano social network, ma si chiamavano solo 'gruppi' o 'forum'.

POCHI sanno esattamente cosa sia un social network, ma molti ne parlano, pontificano, teorizzano e filosofeggiano su questa nuova moda che dilaga in slide, convention e compagnia bella

Ma cos'e' esattamente un social network?
sicuramente non una invenzione della new economy -se ne parla dagli anni 50 attraverso termini come sociometria, modelli di diffusione, comportamenti collettivi.
in pratica la parola social network e' una di quella che gli anglosassoni usano per definire gruppi di parole simili, social network e' l'insieme dei collegamenti relazionali fra gruppi di persone; in italiano e' traducibile in mille sfumature: famiglia, club, congrega, sindacato, associazione, amici, colleghi, la rubrica telefonica, ecc; in pratica qualsiasi gruppo in correlazione fra di loro grazie a comportamento o scopi comuni -il termine corretto per definire la forza delle relazioni e' omofila, cioe' la tendenza dell'essere umano a interagire e legarsi ai propri simili.
la forza di un 'gruppo' e' la possibilita' dei singoli di accedere alle risorse comuni al gruppo; la singolarita' e' che, benche' i gruppi non siano organizzati gerarchicamente e non si possano definire dei veri e propri confini, alcuni 'nodi' vengono detti focali (hanno un maggior numero di relazioni) e di conseguenza un accesso facilitato alle risorse, rendendo di fatto la 'forza di gruppo' non distribuita equamente nei membri. Inoltre la forza di gruppo non e' data dal numero di appartenenti al gruppo, bensi' dalla loro densita': questo basta per sovvertire ogni tipo di risultato statistico che non si basi sulle inter-relazioni ma semplicemente sui numeri.
ma dov'e' l'errore dei siti web di cosiddetto 'social networking'?
personalmente ritengo che la struttura attuale dei siti di social networking sia orientata a creare gruppi ampi, ma non densi, conseguentemente si genera una bassa 'forza di gruppo' e viene meno la base del social network, cioe' l'accesso alle risorse specifiche, favorendo un accesso a risorse frammentarie, superflue, incomplete. Questo non vuol dire che e' il web non e' adatto al social networking, tutt'altro! ci sono emblematiche storie di 'googlewashing' sviluppatesi sulla base di 'social network' piccoli e 'densi' che hanno fatto addirittura gridare alla cospirazione; quindi il web proprio grazie all'ipertestualita' permette la nascita di 'gruppi' estremamente 'influenti'. e' ovvio che queste nascite sono spontanee e non accentrate, l'entropia distrugge il social network.

i sei gradi di separazione
ma cosa sono e cosa c'entrano i cosiddetti sei gradi di separazione con il social network?
innanzitutto una brevissima e confusa storia dei '6 gradi'... inizialmente e' la teoria di milgram della 'fenomenologia del piccolo mondo', diventa popolare e non scientifica successivamente in un romanzo di guare, sceneggiato e portato al cinema da schepisi (commediola del 93) e ripreso da kevin bacon per un gioco televisivo (e successivamente un nuovo gioco che suonava pressappoco come 'sei gradi da kevin bacon'). ovviamente fino all'era della diffusione di internet il 'problema del piccolo mondo' e' rimasto irrisolto... grazie ai nuovi mezzi di comunicazione molti istituti stanno sperimentandolo con successo su migliaia di persone.
Ma cosa c'entra questo con il social network?
praticamente nulla e tutto...
nulla in quanto in un social network 'regolare' i collegamenti e le relazioni sono fra persone che si conoscono, mentre nel giochino dei '6 gradi' si deve raggiungere uno sconosciuto.
tutto in quanto come dicevamo prima i social network non hanno confini e di conseguenza uno dei nodi potrebbe appartenere ad un altro network ecc ecc tanto da aiutare il gioco dei '6 gradi', ma tutto cio' e' semplicemente incidentale, i network di social network sono semplicemente un mezzo per colmare il gap dei '6 gradi' ma non c'e' nessuna relazione diretta fra loro!
Spingere un social network sulla base dei '6 gradi' porta soltanto, sempre come dicevamo prima, ad avere gruppi giganteschi, a bassa densita' e quindi perfettamente INUTILI

Libri divorati (reperibili su amazon a prezzi proibitivi!) per aiutarmi in questo post:
J. Boissevain, Friends of friends: Networks, manipulators and coalitions. (1974).
J. L. Moreno, Who Shall Survive? Foundations of Sociometry, Group Psychotherapy and Sociodrama. (1953).
S. Milgram, The small-world problem. Psychology Today. (1967).

aggiunto da lenna alle ore 22:45

0 commenti | permalink |
:
:
:

BloggerHacks