22 marzo 2005

Rivoluzione Digitale

Cos'e' la rivoluzione? in generale un cambiamento drastico nel modo di agire e di pensare, solitamente che apporta una cambio sostanzialmente qualitativo nella vita.
Di conseguenza la cosiddetta "Rivoluzione Digitale" dovrebbe cambiare il nostro stile di vita rendendocela piu' semplice e piu' economica (in senso lato); se questa rivoluzione lascia le cose inalterate o, nel peggiore dei casi, le peggiora non e' una rivoluzione, ma semplicemente spazzatura!
Perche' la rivoluzione digitale nella musica rientra nel secondo calderone, quello della spazzatura? semplice, non ci rende piu' semplice cio' che abbiamo fatto finora, e ce lo rende anche molto meno economico...
Ovviamente semplicita' di utilizzo e economicita' sono legati spesso a doppio nodo.
Un esempio semplice,
vecchio metodo:
Acquisto un cd musicale, lo inserisco nel walkman e lo ascolto
nuovo metodo:
Scarico N brani da un negozio di musica online (dopo aver scaricato e installato il software, provveduto ad una registrazione, ecc), creo una playlist, la trasferisco sul lettore (mp3, atrac3, aac o quello che sara') e lo ascolto; volendo essere al pari del vecchio metodo masterizzo un cd (di qualita' inferiore, sia musicale che di look)
Anche togliendo le parti fra parentesi si vede come il nuovo metodo non semplifichi un bel niente! anzi! e comunque alla fine della procedura ho due prodotti diversi
passando ai costi... cosa mi serve e quanto costa?
vecchio metodo:
un biglietto del trasporto pubblico (se il negozio e' lontano) - 1eu
Acquisto del cd - dai 14 ai 18 eu
un walkman cd - dai 50 ai 200eu
nuovo metodo:
Un computer - da 600 da 3000eu
Una connessione a internet - Variabilissimo
L'acquisto online - un album circa 10eu
Un lettore di files digitali - dai 90 ai 600eu
Un cd vergine - .5eu (su cui pago nuovamente imposte di diritto d'autore gia' versate in precedenza per l'acquisto dei files e del lettore di files)

Possiamo dare per assunto la presenza del pc nel secondo caso, e nonostante questo il risparmio ottenuto e' minimo, e la difficolta' di gestione del tutto e' notevolmente superiore, senza considerare che nel secondo caso mi trovo con cd audio masterizzati a una qualita' audio 1/3 inferiore a quella di un cd originale, e una copertina scritta a pennarello non paragonabile alla copertina originale di un cd (penso a certe compilation lounge o ai vecchi dischi dei pearl jam).
Si aggiunga poi che nel primo caso ho la piena disponibilita' del prodotto che posso convertire per trasferire su un lettore di files digitali.
Se poi vogliamo aggiungere che il digitale taglia alla musica tutta la parte di socialita' il gioco e' fatto: in effetti itunes nella nuova versione ha eliminato rendezvous (condivisione dei brani in stream nella sottorete), rendendo cosi' la musica un passatempo meramente personale e non condivisibile (come se il mio mangianastri smettesse di suonare se ho ospiti).
L'unica rivoluzione e' per i produttori, che hanno abbassato i costi (e aumentato i margini) senza diminuire il prezzo...
IMHO la rivoluzione digitale della musica e' un fatto locale, non potra' (se qualcosa non cambia) avvenire in maniera globale

aggiunto da lenna alle ore 23:31

1 commenti | permalink |

ah le care vecchie buone cose di una volta... si stava meglio quando si stava peggio... non ci sono più le mezze stagioni... cmq hai ragione :)
il 23 marzo, 2005 11:36  
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